Steampunk

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Steampunk negli ultimi anni, complice l'uscita al cinema di alcune pellicole che contenevano espliciti riferimenti o anche semplici rimandi al genere, è tornato prepotentemente di moda: nonostante siano in pochi in grado di definirlo con precisione, è uno dei filoni più vivaci e affascinanti dal punto di vista culturale, oltre che visivo.
NON SOLO UN GENERE LETTERARIO - Lo Steampunk non è solamente uno dei tanti sottogeneri di quell'immenso universo che è la narrativa a carattere fantascientifico, ma è in realtà una vera e propria corrente dato che coinvolge la letteratura e, per osmosi, il cinema, il comparto delle arti visive, l'ambito della moda e anche il design.
Per comprenderne le coordinate è bene partire dal nome, coniato dallo scrittore K. W. Jeter nel 1987: Steampunk deriva dall'accostamento di "steam" (vapore, in inglese: la principale fonte energetica della Rivoluzione Industriale) e il genere cyberpunk, di cui riprende però solo alcuni temi.
Anche se la sua diffusione è cominciata tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta, questa corrente affonda le proprie radici ai primi del Novecento nei romanzi di Jules Verne, Arthur Conan Doyle, H. G. Wells e, più di recente, anche Bruce Sterling e William Gibson. In un "contenitore" così vasto sono frequenti le contaminazioni e così non è raro imbattersi in opere che contengono riferimenti al genere fantasy e al mistery, come pure a una vasta fetta della produzione di H. P. Lovecraft.

LE "COORDINATE" DELLO STEAMPUNK - La caratteristica principale delle opere Steampunk è quella di proporre degli universi alternativi, solitamente ambientati nell'Inghilterra vittoriana o generalmente nell'Ottocento, e caratterizzati da una tecnologia anacronistica; oppure, al contrario, presenta delle ucronie (i "corsi alternativi della storiografia ufficiale") in cui i macchinari e le armi sono ancora azionati dalla forza del vapore e dalla meccanica (se non da congegni ad orologeria), anziché dall'elettronica e dai computer.
Steampunk cosa sono. Una definizione che restituisce bene l'atmosfera di queste storie è quella secondo cui lo Steampunk immagina "come sarebbe stato il passato se una scoperta futura fosse avvenuta prima". Non è un caso che nei film di Karel Zeman come in quelli di Terry Gilliam, fino ad arrivare alle opere più recenti di animazione di Hayao Miyazaki e alla nuova incarnazione in celluloide di Sherlock Holmes, si mescolano elementi variegati: l'incursione di personaggi storici in epoche improbabili e una visione nostalgica e mitizzata di un passato oramai lontano, come anche il frequente ricorso a trame che richiamano dei complotti segreti e le avventure del cosiddetto "romanzo scientifico" (macchine del tempo, viaggi fantastici).
I CANONI DELLO "STILE STEAMPUNK" - Come accennato, oggigiorno lo Steampunk è anche una vera subcultura urbana che, attingendo al ricco immaginario di cui sopra, ha definito uno stile di vita e un modo di abbigliarsi condiviso da migliaia di appassionati.
A metà tra il punk e il gotico riletto in chiave "industriale", ha confini non sempre netti, ma lascia ampi margini all'estro e alla fantasia: spazio dunque a cappotti, sottovesti e corsetti simil-vittoriani oltre che a una serie di accessori quali orologi, fibbie, occhiali protettivi e tutto quanto abbia rotelline o ingranaggi a vista; tra le donne, in particolare, spopolano soprattutto borchie, acconciature vistose e maschere in pelle.
Insomma, lo stile Steampunk è un'estetica che unisce lo stile rétro al riutilizzo di gadget all'apparenza obsoleti, come se provenissero davvero da un passato che "non ha mai avuto luogo".
Steampunk cosa vuol dire?
NON SOLO UN GENERE LETTERARIO - Lo Steampunk non è solamente uno dei tanti sottogeneri di quell'immenso universo che è la narrativa a carattere fantascientifico, ma è in realtà una vera e propria corrente dato che coinvolge la letteratura e, per osmosi, il cinema, il comparto delle arti visive, l'ambito della moda e anche il design.
Per comprenderne le coordinate è bene partire dal nome, coniato dallo scrittore K. W. Jeter nel 1987: Steampunk deriva dall'accostamento di "steam" (vapore, in inglese: la principale fonte energetica della Rivoluzione Industriale) e il genere cyberpunk, di cui riprende però solo alcuni temi.
Anche se la sua diffusione è cominciata tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta, questa corrente affonda le proprie radici ai primi del Novecento nei romanzi di Jules Verne, Arthur Conan Doyle, H. G. Wells e, più di recente, anche Bruce Sterling e William Gibson. In un "contenitore" così vasto sono frequenti le contaminazioni e così non è raro imbattersi in opere che contengono riferimenti al genere fantasy e al mistery, come pure a una vasta fetta della produzione di H. P. Lovecraft.
Steampunk caratteristiche

LE "COORDINATE" DELLO STEAMPUNK - La caratteristica principale delle opere Steampunk è quella di proporre degli universi alternativi, solitamente ambientati nell'Inghilterra vittoriana o generalmente nell'Ottocento, e caratterizzati da una tecnologia anacronistica; oppure, al contrario, presenta delle ucronie (i "corsi alternativi della storiografia ufficiale") in cui i macchinari e le armi sono ancora azionati dalla forza del vapore e dalla meccanica (se non da congegni ad orologeria), anziché dall'elettronica e dai computer.
Steampunk cosa sono. Una definizione che restituisce bene l'atmosfera di queste storie è quella secondo cui lo Steampunk immagina "come sarebbe stato il passato se una scoperta futura fosse avvenuta prima". Non è un caso che nei film di Karel Zeman come in quelli di Terry Gilliam, fino ad arrivare alle opere più recenti di animazione di Hayao Miyazaki e alla nuova incarnazione in celluloide di Sherlock Holmes, si mescolano elementi variegati: l'incursione di personaggi storici in epoche improbabili e una visione nostalgica e mitizzata di un passato oramai lontano, come anche il frequente ricorso a trame che richiamano dei complotti segreti e le avventure del cosiddetto "romanzo scientifico" (macchine del tempo, viaggi fantastici).
Lo stile Steampunk
I CANONI DELLO "STILE STEAMPUNK" - Come accennato, oggigiorno lo Steampunk è anche una vera subcultura urbana che, attingendo al ricco immaginario di cui sopra, ha definito uno stile di vita e un modo di abbigliarsi condiviso da migliaia di appassionati.
A metà tra il punk e il gotico riletto in chiave "industriale", ha confini non sempre netti, ma lascia ampi margini all'estro e alla fantasia: spazio dunque a cappotti, sottovesti e corsetti simil-vittoriani oltre che a una serie di accessori quali orologi, fibbie, occhiali protettivi e tutto quanto abbia rotelline o ingranaggi a vista; tra le donne, in particolare, spopolano soprattutto borchie, acconciature vistose e maschere in pelle.
Insomma, lo stile Steampunk è un'estetica che unisce lo stile rétro al riutilizzo di gadget all'apparenza obsoleti, come se provenissero davvero da un passato che "non ha mai avuto luogo".
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