Whistleblowing: come adeguarsi alle nuove normative

Il whistleblowing è un termine che sta guadagnando sempre più rilevanza nelle aziende di tutto il mondo. Ma cosa significa davvero?

Whistleblowing: come adeguarsi alle nuove normative

In questo articolo, esploreremo la definizione, l’importanza e i passi necessari che ogni impresa deve compiere per allinearsi alle normative in vigore, evitando rischi legali e salvaguardando la propria reputazione.

Cos’è il whistleblowing?

Il whistleblowing è un meccanismo che consente a un individuo interno all’organizzazione o ad un collaboratore esterno, di segnalare al pubblico e alle autorità competenti informazioni riguardanti comportamenti illegali o scorretti tenuti dell’impresa.
Queste informazioni possono riguardare attività fraudolente, abusi, discriminazioni, violazioni di leggi o normative, o altre forme di comportamenti non conformi agli standard etici o legali.
La persona che segnala tali illeciti è chiamata whistleblower e gode di protezione legale da parte dell’autorità.

Vantaggi e benefici del whistleblowing

Il whistleblowing è una pratica che, quando gestita in modo adeguato, può portare a una maggiore integrità, conformità normativa, e al miglioramento generale della cultura organizzativa. I principali benefici sono:

  • Rilevamento precoce di comportamenti scorretti → Il whistleblowing consente il rilevamento tempestivo di comportamenti illegali, non etici o scorretti all’interno dell’organizzazione, prevenendo frodi e abusi.
  • Cultura di trasparenza e responsabilità → Quando i dipendenti sono incoraggiati a segnalare comportamenti scorretti, si crea un ambiente in cui la conformità alle norme etiche e legali è valorizzata.
  • Riduzione del rischio legale → Grazie alle segnalazioni di whistleblowing, le organizzazioni possono intervenire in modo proattivo per affrontare situazioni problematiche prima che si traducano in azioni legali.
  • Miglioramento dell’immagine e della reputazione → Affrontare i problemi segnalati attraverso il whistleblowing può contribuire a migliorare l’immagine e la reputazione dell’organizzazione. La dimostrazione di un impegno per l’integrità può far guadagnare la fiducia dei dipendenti, dei clienti e del pubblico.

Il whistleblowing svolge un ruolo cruciale nel favorire l’integrità e le pratiche etiche all’interno delle organizzazioni. Incoraggiando una cultura di trasparenza, rilevando e prevenendo comportamenti scorretti e proteggendo dipendenti e portatori di interesse, il whistleblowing contribuisce alla salute complessiva di un’organizzazione.

Implicazioni legali

Panoramica della nuova normativa 2023

Comprendere il panorama legale che circonda il whistleblowing è essenziale sia per i dipendenti che per le organizzazioni.
Il whistleblowing in Italia è stato introdotto il 6 novembre 2012 con la legge n.190, tuttavia di recente il legislatore ha previsto maggiori tutele.

Il 15 luglio 2023 è entrato in vigore il D.Lgs. n. 24/2023 che recepisce la Direttiva UE 2019/1937 in merito alle nuove procedure di whistleblowing e alle tutele per il whistleblower.

Le nuove norme riguardano le aziende su due aspetti principali: la predisposizione di idonei canali di veicolazione delle informazioni e l’implementazione di maggiori tutele per i segnalanti attraverso piattaforme informatiche.
Il decreto prevede che le segnalazioni possano essere effettuate attraverso tre canali:

  1. segnalazione interna
  2. segnalazione esterna
  3. divulgazione pubblica

Per adeguarsi alla richiesta di predisporre idonei canali di segnalazione è necessario che le aziende che rientrano nell’ambito applicativo della normativa, pubblichino sul loro sito web aziendale e rendano accessibile anche sul posto di lavoro, un’informativa chiara ed esplicativa circa le procedure per effettuare le segnalazioni. A partire dal 17 dicembre 2023, è obbligatoria l’istituzione del canale di segnalazione interna.

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Le sanzioni

L’articolo 21 del Decreto Legislativo n. 24/2023 introduce sanzioni da 10.000 a 50.000 euro applicate dall’ANAC per chi commette ritorsioni contro i whistleblower, ostacola segnalazioni o viola obblighi di riservatezza. L’ANAC può infliggere queste sanzioni anche quando mancano canali di segnalazione adeguati o non vengono rispettate le procedure previste dalla legge.

 

Per capire se la tua azienda rientra nell’ambito applicativo del decreto ti invitiamo a consultare la documentazione ufficiale.