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Smart speaker

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La novità più grande dell’anno, in ambito tech lifestyle, è la diffusione sempre più veloce degli smart speaker.

In molti abbiamo notato l’aggiornamento di Google su smartphone che imposta di default le ricerche vocali, sostituendo quelle testuali, e in alcuni casi la risposta viene poi letta a voce dal nostro dispositivo. Un piccolo cambiamento, tutto sommato, considerando che siamo abituati ad inviare messaggi vocali già da tempo e che la ricerca vocale non è un’opzione nuova. Le statistiche, però, prevedono che a brevissimo tempo i nostri search intent saranno quasi solamente pronunciati e non più digitati.


I primi dati da tenere in considerazione ci raccontano che in America una persona su sei possiede già uno smart speaker, accessorio di domotica che con molta probabilità quasi tutti acquisteremo entro la fine del 2018 (anche perché se ne trovano di qualsiasi prezzo).
Il vero boom di vendite si è registrato per i regali di Natale, e la crescita è continuata esponenzialmente anche in questi altri 30 giorni dopo il 25 dicembre.

Un altro dato recente vede Big G vendere un dispositivo Google Home, il marchio di altoparlanti intelligenti del motore di ricerca per antonomasia, mediamente ogni secondo. Facile: il prezzo parte da 54,99€.
google home

Ci sono poi i modelli Echo di Amazon, con la voce di Alexa, e sono in arrivo gli HomePod di Apple, che daranno nuova vita (e un nuovo “corpo”) a Siri.

Vi è mai capitato di dover controllare un dettaglio di una ricetta, magari con le mani sporche, presi dall’atto di cucinare con molta fretta? Con uno di questi dispositivi basterebbe chiedere a voce alta, anche a distanza di alcuni metri, quello che vi serve sapere: senza dover toccare lo schermo dello smartphone o la tastiera del computer.
Lo speaker intelligente vi ascolterà e risponderà istantaneamente.

Siamo stati trasportati in una serie Sci-Fi? No, e anzi: si presume che a breve sarà tutto entrato a far parte della normalità.

Queste piccole casse audio si connettono alla rete internet di casa, e cercano in pochissime frazioni di secondo le informazioni che vogliamo, come un qualsiasi computer online -ma senza schermo.
Si tratta di assistenti virtuali dalle molteplici funzionalità: possono riprodurre brani, impostare un timer, dirci che ora è, aggiungere dati alle nostre liste e addirittura prenotarci un passaggio tramite app.

Non solo domande e risposte dunque: sarà come avere un maggiordomo invisibile in grado di aiutarci nella vita di tutti i giorni semplicemente parlando.

Infine, possiamo dire che la fruizione di un digital assistant è molto più immediato e semplice rispetto ai classici device con schermo, motivo per cui praticamente tutti potranno utilizzarlo. Provare con la nonna per credere.

Insomma, il futuro dell’IoT è vocal!

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