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Landing Page. Perché non converte come vorrei?

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Perché quella dannata landing page non converte come vorrei?

Ecco cosa cambiare per renderla più efficace.


1. Velocità di connessione

Se una pagina impiega più di 4 secondi a caricarsi, avete già perso il 25% dei visitatori.
Nel complesso il 44% dei visitatori non torna più se il caricamento della pagina viene percepito come lento.
Fatti i debiti conti, se stiamo parlando di un e-commerce da 10mila euro al giorno, ogni secondo di ritardo nel caricamento sito può causare una perdita annua di 250mila euro.

Pagine lente non significa soltanto una perdita nei ricavi, ma anche una penalizzazione da parte di Google.
Agli occhi di Google, infatti, un sito lento equivale a una cattiva esperienza da parte dell’utente.
Il caricamento di una landing page dovrebbe essere quindi inferiore ai 4 secondi.

Se la vostra landing è lenta a caricarsi, occorre individuare le cause di tale rallentamento:

A- Un servizio di hosting economico Gli hosting non sono tutti uguali. Alcuni sono particolarmente economici, ma ne vale sempre la pena?

B- Slider di immagini ed effetti Javascript ricercati.
Sono ancora utili gli slider di immagini? Sempre meno utenti vi interagiscono e soprattutto non sempre sono mobile friendly.

C- Troppe immagini e troppo pesanti.
Siete sicuri che siano necessarie tante immagini?
Con la landing si deve veicolare di solito un messaggio solo. Troppe immagini non rischiano di creare dispersione?


landing_performance


2. Il titolo

L’ottanta per cento dei lettori non va mai oltre il titolo, a meno che non sia fortemente interessato.
Il titolo deve comunicare un messaggio chiaro, specifico e utile e deve farlo generando curiosità nel lettore.
Un titolo sbagliato e … bye bye conversioni.

Ecco 4 errori da evitare:

A- Il vostro titolo non è chiaro e manca di una reale value proposition.
Se non comunicate subito il reale valore del vostro prodotto, l’utente sarà già su un altro sito.

B- Il vostro titolo non è coerente con quanto promesso
Se nel vostro annuncio parlate di Scarpe Nike in offerta, non potete poi titolare la landing “Ciabatte De Fonseca in offerta”.


landign_titolo

C- Il linguaggio non è quello del vostro pubblico.
Se state cercando di vendere qualcosa di innovativo, cercate per esempio di infondere un po’ di entusiasmo nel titolo.

D- La dimensione del titolo è piccolina.
L’utente deve capire che la frase che avete posto in cima è il titolo.
Deve esserci una chiara gerarchia visuale.
Talvolta è sufficiente una dimensione superiore e l’utilizzo di un colore di contrasto per aumentarne la leggibilità.




3. La Call To Action.

Il più importante obiettivo di una landing è quello di indurre l’utente a compiere un’azione.
Dopo aver letto titolo e testo, l’utente deve aver ben chiaro quale sarà il prossimo step.

Ecco alcuni consigli:

A- “Scopri”, “Ottieni”, “Prova” e “Guarda” sono verbi attivi che vanno benissimo per una CTA.
A volte l’utilizzo di un verbo al posto di un altro può fare la differenza in termini di conversioni.

landing_cta_test


B- Occorre mettere in evidenza la CTA, utilizzando colori di contrasto, una forma rettangolare e bordi evidenti.

C- Provate ad inserire più buttons all’interno della landing, considerando sempre l’effetto che un qualsiasi cambiamento può avere sulla versione mobile.



4. La Riprova sociale

La presenza di testimonial all’interno della landing è in grado di fare la differenza.

Se i testimonial sono famosi, tanto di guadagnato, ma sono sufficienti testimonianze (purché reali) di semplici utenti o collaboratori, magari con uno screenshot di commenti ottenuti tramite social media.


landing_testimonial

Anche i numeri da soli possono costituire un valido testimonial, ad esempio quando si dice che “2000 aziende utilizzano già il nostro software”.




5. Il traffico giusto

Se vendo centrifughe industriali e giungono sul mio sito utenti interessati alle centrifughe da cucina, c’è qualcosa che non va.

Se vendo prodotti per smettere di fumare, devo inoltre poter distinguere tra chi sta cercando realmente una soluzione e chi sta solo cominciando a porsi il problema che prima o poi dovrà pensare di smettere.

Tipicamente chi giunge alla landing da Google Adwords rappresenta la prima tipologia di target e chi giunge da Facebook Ads rappresenta la seconda. Andrebbero realizzate in tal caso due landing molto diverse tra loro.

landing_adwords



6. Il design della pagina

L’aspetto grafico di una pagina deve innanzitutto trasmettere fiducia e non dare l’impressione che si tratti di spam.

Occorre inoltre mettere bene in risalto la CTA.
Lo si può fare utilizzando un colore di contrasto oppure con elementi direzionali, come potrebbe essere una freccia.


landing_efficace

Se possibile, evitate di utilizzare template e foto di catalogo, già utilizzate da altri brand e competitor.
La vostra pagina, così come il vostro brand e il vostro prodotto, sono unici. Anche nel design.



Conclusione.

Che si tratti di landing pages, di annunci Adwords o di Facebook Ads, quando qualcosa non performa come vorremmo, l’unica cosa da fare è testare, testare, testare.
E ricordatevi: nessuno nasce imparato.

PS = l'articolo che avete appena letto è liberamente tratto dal blog di Neil Patel.

=> Altri esempi di landing page efficaci
 
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